di Aurora Nardoni
Nello scorso numero della rivista si è parlato di quanto le nostre biblioteche siano parte integrante di un obiettivo, tanto ambizioso quanto nobile, in grado di garantire benessere, sanità, infrastrutture, parità di genere, diritti umani e istruzione per tutti, o di quante più fette possibili nel totale della popolazione mondiale odierna. Ma perché si parla così tanto di sviluppo sostenibile e in che modo le biblioteche possono (e devono) essere considerate parte attiva di questo piano creato dall’ONU?
Facciamo un passo indietro.
Nel settembre del 2015 i governi di 193 Paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite formularono un piano d’azione comprensivo di 169 traguardi con lo scopo di garantire risorse, strutture e servizi, in grado di migliorare la qualità di vita della popolazione mondiale. Fu così che nacque quella che oggi chiamiamo “Agenda 2030”.
Si tratta, dunque, di una serie di obiettivi (17 in tutto) creati sulla scia dei precedenti Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) e si focalizzano su una serie di questioni importanti che rappresentano degli ostacoli, affatto trascurabili, verso cui l’umanità odierna si trova a lottare: povertà e fame nel mondo, contrasto al cambiamento climatico, istruzione accessibile a tutti e parità di genere sono temi di cui abbiamo sentito spesso parlare, magari in televisione, o a scuola, o ancora attraverso il cinema, i libri o la musica che ascoltiamo.
Secondo il piano creato dall’ONU nessuno dovrà essere escluso nel portare il mondo sulla strada della sostenibilità. Tutti, a partire dai governi fino ad abbracciare il singolo cittadino, possono e hanno il dovere di contribuire.
In apparenza può sembrare il contrario, ma anche le biblioteche nel nostro territorio possono rappresentare un punto di riferimento per il raggiungimento di questi obiettivi, spesso e volentieri attraverso la loro motivazione primaria di esistenza: fornire un servizio in grado di dare conoscenza, informazione e consapevolezza agli utenti che scelgono di usufruirne.
Perché come ci ricorda Chiara Faggiolani, docente di biblioteconomia e ricercatrice presso l’università degli studi “La Sapienza” di Roma: la biblioteca è fatta prima di tutto da persone.
E non solo! Proprio per questa ragione le nostre biblioteche contribuiscono, anche solo con la loro attività ordinaria di reference accessibile a tutti e la loro etica neutrale, a ben quattro obiettivi dell’Agenda:
“Istruzione di qualità” (obiettivo n.4)
“Parità di genere” (obiettivo n.5)
“Ridurre le disuguaglianze” (obiettivo n.10)
“Città e comunità sostenibili” (obiettivo n.11)
Tuttavia, come già sopra citato, né le biblioteche sole né i soli bibliotecari bastano senza un’utenza attiva e disposta ad aprirsi verso letture che possono essere diverse da un buon romanzo d’avventura, ma in grado di offrire preziosi spunti di riflessione su un tema che, volente o meno, riguarda la vita di noi tutti.
Ecco, dunque, 7 letture correlate a 7 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 che potete trovare nelle biblioteche del nostro territorio, ovvero i Castelli Romani.
- “Scienza degli alimenti”, disponibile nella biblioteca “Augusto Tersenghi” di Velletri. Correlato all’obiettivo numero 2 (sconfiggere la fame), questa lettura offre un panorama completo su ciò che coltiviamo e mangiamo.
- “Città, sostenibilità, resilienza: l’urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030”, disponibile presso la biblioteca “Cesare de Santis” di Albano ed è correlato agli obiettivi 11 e 9 dell’Agenda (città sostenibili e infrastrutture).
- “Possiamo cambiare il mondo: l’educazione civica raccontata ai bambini”, disponibile nella biblioteca di Monte Porzio Catone e correlato all’obiettivo 10 (ridurre le disuguaglianze). Questo titolo, in particolare, si presta bene nel reintrodurre elementi di educazione civica per i più piccoli, una materia che spesso e volentieri oggi risulta trascurata nelle nostre scuole.
- “Competenze di igiene e cultura sanitaria”, prenotabile presso la biblioteca “Pier Paolo Pasolini” di Ciampino per una miglior consapevolezza dell’obiettivo numero 3 (salute e benessere). Utile anche per gli studenti di medicina e infermieristica desiderosi di correlare i loro studi allo sviluppo sostenibile.
- “Agenda 2030: una sfida per la scuola”, disponibile nella biblioteca “Carlo Del Vescovo” di Frascati, una lettura molto utile per insegnanti ed educatori per collegarci all’obiettivo numero 4 (istruzione di qualità per tutti).
- “Perché la sostenibilità non può far a meno della trasformazione digitale”. Questa lettura, che potete trovare nella biblioteca “Carlo Levi” di Genzano è strettamente correlata alla questione sulle nuove tecnologie e di come esse possano essere impiegate per offrire energia pulita e accessibile (obiettivo n.7)
- E in ultimo, ma non meno importante “Guida alle bambine ribelli: alla conquista del mondo che vogliamo”. La biblioteca “Francesco Dionisi” di Lanuvio custodisce una lettura preziosa per un tema che riguarda, purtroppo, anche il nostro Paese, dove ancora vige un concetto piuttosto patriarcale della società e del ruolo delle bambine e delle donne (obiettivo numero 5 sulla parità di genere).
Questi sono solo alcuni dei titoli che possono esservi consigliati tramite questo articolo. La biblioteca è anche un luogo di soprese e scoperte. Non vi resta che visitare una delle 21 sedi del Consorzio Biblioteche dei Castelli Romani e girare tra gli scaffali, o chiedere consiglio ai bibliotecari. Chissà che non troviate anche voi una lettura in grado di arricchire le vostre conoscenze sul tema.