di Alberto Podda

Quante volte con gli occhi al cielo, ci siamo chiesti se c’è anche qualcuno che ci stia vedendo? Intanto venerdì 11 Agosto al parco Villa Imperiali si è svolto l’evento A rimirar le stelle dove una Ciampino sorprendentemente volta all’astronomia è accorsa in gran massa ad osservare il cielo in una notte senza luna. Io ero col mio cannocchiale in un’area ristretta del parco coi lampioni spenti per ottimizzare la visione delle stelle più deboli, a vantaggio anche del comune che ha risparmiato sulla luce. Purtroppo la zona assegnata era tra diversi grossi alberi a condizionare il riconoscimento delle costellazioni. Sarebbe stato meglio il parco Aldo Moro vicino l’area per far giocare i cani dove il cielo è più aperto, sebbene le luci dell’aeroporto possono disturbare. Credo sia dovuto alla disponibilità di prese di corrente per far funzionare il videoproiettore per una presentazione ed il planetario sistemato alla platea di quel che chiamiamo anfiteatro.

Tanti davvero sono accorsi agli strumenti ottici a disposizione ma ora focalizzo quel che ho riscontrato col mio cannocchiale. Non è tanto potente ma sufficiente per scorgere qualcos’altro oltre un puntino ad occhio nudo, più o meno lucente. Uno spicchio di luna per vedere i crateri, soprattutto quelli vicini al bordo tra il giorno e la notte, sarebbe stato ideale ma la serata non ne prevedeva la presenza. L’Orsa Maggiore era in parte nascosta ma ad ogni modo vi ho puntato su Mizar e Alcoor, la centrale delle tre in fila. Mizar ingrandita, è un puntino doppio e chiedevo se fosse evidente. Poco dopo, ecco Saturno dal tetto di un palazzo e non ho più cercato altro. Insieme a Venere e Giove, Saturno soddisfa molto dal lato puramente emotivo. Al momento d’osservare, io gongolavo alle altrui espressioni di stupore: “Uh che meraviglia!” “Noooo… ma ce l’ha davvero l’anello!”… Ho ricevuto complimenti e ringraziamenti al punto di riflettere su qualcosa d’immediato. In ambito Pro loco ho svolto dei corsi di formazione anni fa e qualcuno mi ricorda.

Come ricercare vita altrove? Ogni stella è un sole lontano di cui solo il 38% brilla per attività iniziale da idrogeno ad elio, i primi due atomi più semplici. Le altre stelle sono di fasi successive per produrre altri elementi chimici o sono sistemi multipli come Mizar: stelle doppie, triple,… Castore dei Gemelli risulta perfino sestupla! Fondamentale per la vita è l’acqua allo stato liquido ma eventuali pianeti attorno a più soli ricevono energia solare in modo disordinato e possono surriscaldarsi o raggelarsi. Durante i surriscaldamenti, si verificano evaporazioni massive ed un pianeta perde tutta la sua acqua dopo pochi milioni di anni. Troppo poco, immaginando quanto tempo bastò alla Terra per generare la vita!

La luce stellare esiste in cinque colori a partire dall’intensità effettiva più forte per temperatura elevata, alla più debole per temperatura bassa:

  1. azzurro come il saldatore del fabbro. Brilla per poche centinaia o perfino decine di milioni di anni. I pianeti sono assenti o forse sono pochissimi gassosi giganti, detti anche gioviani;
  2. bianco come una lampadina. Brilla al massimo per cinque miliardi di anni. Attorno vi sono pianeti a distanze enormi tra loro, forse un paio terrestri rocciosi e un paio gioviani;
  3. giallo come il metallo fuso nelle fonderie, in media 10 miliardi di anni (il sole ha già cinque miliardi di anni). Più pianeti, metà rocciosi e metà gioviani. Accadono sporadiche fiammate: i flares o espulsioni di massa coronale (in inglese, la sigla CME). Generano avarie agli aerei, black out e disturbi ai satelliti per le comunicazioni, comunque il campo magnetico terrestre riesce a deviarne gran parte;
  4. arancione come un falò, in media una trentina di miliardi di anni (pianeti ravvicinati, in maggioranza rocciosi e rarissimi gioviani). I suoi flares sono un po’ più impetuosi e frequenti;
  5. rosso come la brace, 50 miliardi di anni e forse di più (solo pianeti rocciosi ravvicinati) flares molto frequenti d’intensità massima.

Supponiamo con tutti i criteri d’esclusione adottati di aver trovato le stelle giuste con i pianeti dotati di vita. Quale vita ora cercare? Prima che comparisse l’uomo sono passati prima miliardi di anni e dopo, ulteriori millenni per creare un dispositivo adatto a comunicare a distanze siderali. Di recente è stata inviata una sonda verso le lune di Giove perché pare che la luna Europa, sotto la crosta esterna di ghiaccio contenga acqua liquida e, oscurata dal cono d’ombra del pianeta, emette una tenue luce azzurra come certi nostri mari con bioluminescenza tipica di alcuni batteri. In caso di conferme sarà molto emozionante ma… Francamente io con la muffa e i pesci non ci parlo. Siamo più espliciti, obiettivo è ET! Ora però un’altra domanda: ammesso che ci sia, c’è una civiltà più avanzata o di un’epoca come i Sumeri, Carlo Magno, Cristoforo Colombo o Napoleone che furono uomini su questo pianeta? Trovato nulla? Pazienza. Esaminiamo altre stelle ma scartiamo le azzurre che smettono prima; le multiple dove un pianeta ha il clima incostante; le post da idrogeno a elio; le arancioni e rosse coi loro… sbuffi. Poi quali mezzi utilizzare per distanze in anni luce ed avere tutte le conferme?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *