di Lina Furfaro

Musica, canti, giochi, preghiera, pasta, panini, arrosticini, piadine, pannocchie e quant’altro a Viale J. F. Kennedy, fin dietro l’oratorio e con giostre, anche grandi, a Via Lucrezia Romana: fede e allegria dal 12 al 14 maggio; come non avveniva più da tre anni per l’emergenza Coronavirus e le conseguenze che la chiusura forzata ha imposto, limitando e modificando le nostre abitudini. Come ha evidenziato Don Antonio Jorge Do Amor Divino, che guida e cura con grande carisma il Santuario Beata Maria Vergine del Rosario e il popolo di Dio dal 4 ottobre 2020, il lockdown “… ha determinato la sospensione delle attività quotidiane, della vita pastorale e la mancanza di contatti personali, le preoccupazioni per il lavoro e per l’economia, non ci hanno permesso di realizzare la nostra festa patronale”.

Il parroco ha voluto ricordare con gratitudine “le numerose persone che in questi anni si sono susseguite nel sostenere e aiutare il Santuario e tutti i parroci che lo hanno guidato” sottolineando in particolare il contributo del Presidente del Comitato dei festeggiamenti, Maresciallo Magg. Domenico Blaconà, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ciampino accanto al parroco Don Giuseppe Todde. Un ricco programma dicevamo, dedicato alla Madre di tutti, messo a punto da un ottimo lavoro sinergico tra collaboratori e che ha visto grande partecipazione della comunità dei fedeli e dei commercianti ospiti che hanno affollato le serate, soprattutto di venerdì e domenica, un po’ meno sabato a causa della pioggia (gli organizzatori dello stand gastronomico campetto parrocchiale non si sono però scoraggiati ed hanno aperto al pubblico la  Sala Teatro Bonicelli per far gustare l’amatriciana e i panini caldi). Venerdì la santa messa è stata presieduta dal Card. Mario Grech, sabato dal Vescovo di Albano Mons. Vincenzo Viva e domenica, dopo la processione per le vie cittadine, in una parrocchia colma di fedeli, alla presenza della sindaca Emanuela Colella e altre autorità civili e militari, e dal Card. Marcello Semeraro, Arcivescovo – Vescovo emerito di Albano – che, nell’omelia ha ricordato, simpaticamente, quando Francesco Bergoglio, a quei tempi Vescovo, sconfinava e veniva a celebrare messa a Ciampino, pensando fosse un quartiere di Roma.

Le serate sono state allietate inoltre da riffe e premi, dai gruppi musicali “L’orchestra Charleston”, “Color of Music”, “Simone Band” e “The Monday Night” cover band Ligabue.

L’ottima riuscita della festa, grazie al lavoro di squadra, non può che portare alla memoria la riflessione fluita dalla lettura della “Gaudium et Spes” che nei primi capitoli ricorda l’importanza della pastorale, coinvolgimento attivo di enti e associazioni per un tessuto sociale sano che integra la persona e la rende protagonista del progetto cristiano: “…Dal carattere sociale dell’uomo appare evidente come il perfezionamento della persona umana e lo sviluppo della stessa società siano tra loro interdipendenti. Infatti, la persona umana, che di natura sua ha assolutamente bisogno d’una vita sociale, è e deve essere principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali”.

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