di Angelica Sterbini

A Ciampino ci sono all’incirca 40 000 abitanti e di questi poco meno della metà sono giovani. Giovani che frequentano Roma, che non hanno interesse per la loro cittadina, che non la vivono a pieno, che non se ne curano. Ma ci siamo mai chiesti perché? Da residente posso dire che la risposta è una: i luoghi a Ciampino in cui i giovani possono condividere qualcosa scarseggiano, o addirittura mancano. Certo, penserete voi, esiste la biblioteca; ovviamente essa può essere considerata un punto di ritrovo e di raccolta per i giovani che amano cibarsi di pillole di cultura, per quelli più silenziosi. Sarebbe bello però vedere anche una biblioteca più curata, con i fiori ad accogliere i suoi clienti su un giardino, con dei dondoli per cimentarsi nella lettura quando fuori c’è il sole o semplicemente con delle pareti esterne più colorate, che ti facciano sentire più a casa. Nella Ciampino utopica che noi giovani vorremmo ci dovrebbe essere un luogo che dia spazio alle nostre passioni: dei laboratori di arte e immagine, un club del libro magari, un laboratorio di scrittura, uno di fotografia e potrei continuare con altre idee. A Roma ad esempio è situato un luogo che si chiama “Centro Giovani”, ossia uno spazio di incontro, formazione, aggregazione, attività e condivisione dei giovani che abitano nella città. Il centro è stato istituito per risolvere una problematica grande: la mancanza di luoghi opportuni per i giovani. Roma si è infatti sempre distinta negativamente riguardo a questo tema rispetto alle altre grandi città europee; il centro ha in sé delle attività che fondano sui valori della legalità, della trasparenza e della condivisione delle scelte e partecipazione. In esso è possibile sviluppare o scoprire una passione: vi sono laboratori infermieristici, sanitari, artigianali, informativi, artistici. Ecco, noi giovani vorremmo poter avere uno spazio di questo tipo anche a Ciampino, cittadina che ci cresce, che ci vede evolverci, ma che ci vede anche andare a cercare svaghi altrove, proprio perché essa ha poco da offrirci. Vorrei concludere facendo un augurio: spero che le mie parole siano servite per mettere in atto un meccanismo e rendere Ciampino una città più giovane.

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