di Pino Tedeschi

Dopo il covid, il traffico aereo ha ripreso a galoppare e Ciampino: negli ultimi anni ha visto un’impetuosa crescita del numero di passeggeri; è diventato sempre più un comodo aeroporto utilizzato per i voli low cost. (Con probabile prossima vista sulle/sugli sfasciacarrozze… ops, pardon, autodemolitori, volevo dire).

Insieme a Roberto Barcaroli, presidente del CRIAAC (Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino), dopo l’ennesimo allarme lanciato da alcuni residenti che abitano le case distanti da centocinquanta a trecento metri dalla pista, abbiamo fatto il punto della situazione sulla questione inquinamento aeroporto e i derivati disagi. Proviamo a fare chiarezza su questa annosa servitù storica e conseguente crisi ambientale. Con una premessa: nessuno vuole chiudere l’aeroporto, ma limitare le sue capacità di far ammalare le persone, questo sì.

Intervista (alcune domande e risposte sono state già riportate in precedenti occasioni).

  1. D. Le ultime dichiarazioni di Ryanair riaprono il dibattito sulla difficile coesistenza tra città e aeroporto di Ciampino. I low cost contribuiscono all’aumento dei flussi turistici a Roma, ma a Ciampino cosa ne viene?
  2. Stando a quanto riportato dai media, il patron di Ryanair lancerà sette nuove rotte da Fiumicino e da Ciampino; lamentando che continua a pagare ancora la tassa comunale a Ciampino, e che non è stata allungata la pista, come da lui richiesto. Pazzesco! Ricordiamo che: i disagi sono massimi per le nostre case a ridosso della pista, per le tante case delle frazioni del Comune di Marino, per i cittadini del VII municipio di Roma, per il Parco degli Acquedotti e il parco dell’Appia Antica. Il numero dei voli a Ciampino supera già i limiti consentiti, come risulta dai bollettini mensili emessi dalle centraline acustiche di Arpa Lazio. In effetti bisogna ridurlo il numero dei voli: come citato dal decreto DM n. 345 del 18/12/2018 in caso di superamento dei limiti. E, in questi casi, applicare le sanzioni previste dalle Norme. L’esposizione al rumore aeroportuale è, soprattutto, un problema relativo ai danni alla salute. Ecco quello che ne viene a Ciampino. Il resto è poco rilevante.
  3. L’aeroporto di Ciampino opera da anni al di fuori dei limiti di legge, specialmente per l’impatto acustico. Ricordiamo che nel 2002 fu firmato, fra l’altro, un protocollo d’intesa tra: il Comune di Ciampino, l’ENAC (Ente Naz. Aviazione Civile), ADR (Aeroporti di Roma) e “compagnia cantando”, che prevedeva l’incremento del traffico aereo previa valutazione dell’impatto ambientale (VIA) sulla popolazione. Accordo ancora disatteso.Allora, perché O’Leary continua a parlare di aumento del traffico su Ciampino, nonostante i ricorsi persi? – Trattasi di prepotenza?
  4. Bisogna tener presente che il decreto firmato dall’allora ministro Sergio Costa ha introdotto per l’aeroporto di Ciampino una limitazione specifica alla capacità operativa dell’aeroporto. Questa limitazione stabilisce il numero massimo di voli giornalieri effettuabili e il blocco del volo notturno dalle ore 23 alle 06 (esclusi voli militari, di emergenza e della protezione civile). A fronte di questo decreto Ryanair, con il supporto di Wizz Air, ha scatenato una lunga battaglia legale costituita da una grande quantità di ricorsi continui al TAR e al Consiglio di Stato. Nonostante questo, il decreto del Ministro Costa ha superato vittoriosamente tutti i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, i quali hanno confermato in maniera evidente la correttezza del decreto, respingendo punto per punto tutte le osservazioni avanzate da Ryanair. Attualmente il traffico dell’aeroporto di Ciampino si attesta intorno ai 6 milioni di passeggeri all’anno. Un numero enorme se si considera che la pista di questo aeroporto costeggia tutta la città e si trova, nel punto più vicino a soli 150 metri dalle case. A Ciampino c’è poi un rilevante traffico di aerotaxi che, dopo il covid, sono diventati un vero e proprio status symbol per le persone più facoltose, tanto da considerarlo ormai un elemento irrinunciabile del loro “stile di vita”. Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, i bollettini mensili prodotti da ARPA Lazio (l’Agenzia Regionale per l’Ambiente), dal 2009 confermano, mese per mese, il sistematico superamento dei limiti di legge.
  5. Gli interessi in gioco sono enormi; tu pensi che le istituzioni più vicine ai cittadini, come le Amministrazioni Comunali, abbiano fatto tutto il possibile in passato?
  6. In passato, molte sono state le manifestazioni cittadine promosse dal CRIAAC, dalla Pro Loco di Ciampino, da altre associazioni e comitati che qui, per ragioni di spazio, non ricordiamo. A tale riguardo ci furono varie posizioni favorevoli della Politica Locale in favore dei cittadini. Ma gli interessi in gioco sono davvero rilevanti, soprattutto tenendo conto che Roma è uno dei poli turistici più visitati del mondo. Ora registriamo una certa rassegnazione di fronte a questo problema che riguarda l’impianto aeroportuale: non è vero che si trova nel Comune di Roma; il 40%, compresa quasi tutta la pista di volo, si trova nel comune di Ciampino. Ma questo non vuol dire che i Sindaci abbiano il potere di intervenire con loro “ordinanze contingibili” sul traffico aereo. Questo potere è esplicitamente precluso dalle norme, tranne in casi estremi nei quali sia a rischio immediato la salute pubblica o la sicurezza dei cittadini.
  7. Ci sono stati casi in cui sono state introdotte limitazioni al traffico per ragioni di salute o intolleranza ai rumori? Le cause di questo stato di cose possono essere rimosse o almeno contrastate?
  8. Un’ordinanza di questo tipo fu fatta dai Comuni limitrofi all’aeroporto di Malpensa (traffico di Linate). Ricordiamo che la qualità della vita dei residenti che vivono intorno all’aeroporto è tutelata per legge. Ma leggi, norme e regolamenti sono stati spesso aggirati o addirittura ignorati, con danni alla salute della collettività e secondariamente con un deprezzamento del valore economico degli immobili. Sulla qualità della vita dei cittadini che risiedono a Ciampino, ma anche di quelli che risiedono nelle frazioni del Comune di Marino, sorvolati a bassissima quota da quasi tutti gli aerei in decollo da Ciampino, ci sono norme che vengono ignorate. Per esempio, il documento “AIP Italia” prodotto da ENAV vieta esplicitamente l’uso del rumorosissimo “reverse” (spinta inversa dei motori) per frenare in atterraggio, tranne che in situazioni di provata emergenza. Invece a Ciampino questa è molto usata per risparmiare tempo tra atterraggio e nuovo decollo. Così come le rotte di decollo a bassa quota sulle frazioni di Marino e di atterraggio sul settimo Municipio di Roma non sono ottimizzate per tutelare la qualità della vita dei cittadini.
  9. La richiesta da parte di Ryanair di eliminare le tasse aeroportuali è bizzarra, se si considera che già le compagnie aeree non pagano nessuna accisa sul combustibile (a differenza di tutti i cittadini che posseggono le loro auto). Quali sono le prospettive operative di questo Comitato, costretto a confrontarsi con soggetti infinitamente più potenti?
  10. Per quanto riguarda le prospettive del nostro Comitato (CRIAAC), noi continueremo a combattere contro i prepotenti come abbiamo fatto fino ad oggi, con le tante denunce presentate alla magistratura, con una procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto un deciso intervento della Comunità Europea, collegandoci a tutti gli altri comitati aeroportuali europei e di altri Continenti che combattono le nostre stesse battaglie. Molto si è ottenuto: le norme europee sono migliorate e diventate più efficaci nel processo di convergenza di tutti i Paesi UE (dalle Direttive si è passati ai Regolamenti che sono immediatamente applicabili in tutti i Paesi UE). L’ENAC (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) non ha più lo strapotere che aveva ma deve sottostare e adeguarsi alle norme UE e alle disposizioni dell’EASA (che regolamenta le regole aeronautiche in Europa).

* Si riporta una nota del CRIAAC: il dipartimento dell’epidemiologia della Regione Lazio ha tra i suoi obiettivi la valutazione degli effetti del rumore aeroportuale sulla salute della popolazione residente nei Comuni di Ciampino e Marino: studi epidemiologici SERA e SAMBA (Salute, Ambiente, Bambini). I rischi cardiovascolari legati al rumore da trasporto aereo sono stati fatti dagli Stati Uniti su milioni di casi in 89 aeroporti. La documentazione è in atti presso il Comitato di Ciampino

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