di Michele Concilio

Trent’anni sono un periodo ragguardevole. Si dice che per l’uomo rappresentino il momento in cui si raggiunge una certa maturità. Probabilmente la stessa cosa può valere per una realtà aggregativa e di certo non sbagliamo oggi se affermiamo che la Sezione ciampinese dell’Associazione Arma Aeronautica, che appunto in questo 2023 compie i suoi densi 30 anni di vita, è un elemento costitutivo del nostro tessuto cittadino.

È giusto, quindi, offrirle un tributo, di cui il presente scritto non è che un modesto atto in tal senso.

Più che tempo di bilanci, reputiamo più consono indirizzare il nostro intervento nella direzione, a nostro avviso assai importante, di fare memoria.

Recentemente, leggendo un testo della senatrice a vita Liliana Segre, ci ha molto colpito una sua riflessione, che ci pare utile riportare: “Penso infine all’insegnamento della storia, disciplina molto speciale, perché ci insegna a non ricadere negli errori del passato. Perdere la storia è uno dei primi effetti collaterali della perdita del futuro. La disciplina sta sparendo non solo dagli esami di maturità, ma dalla stessa coscienza delle persone e, senza memoria storica, l’umanità è condannata a disumanizzarsi”.

Parole forti, queste della senatrice Segre, che ci hanno convinti a svolgere il nostro lavoro attraverso una sintetica carrellata di punti che toccano il tema ovviamente dell’Aeronautica Militare nel contesto territoriale della città di Ciampino.

Come si vedrà, sono piccole gocce di storia locale ma che non per questo non rivestono la giusta importanza. Madre Teresa di Calcutta tal proposito ci ricorda che “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo”.

ASSOCIAZIONISMO

Stiamo trattando in queste righe di un qualcosa riconducibile alla Associazione Arma Aeronautica sezione di Ciampino e pertanto ci sembra opportuno, e spiegheremo perché, spendere qualche parola su un’altra associazione: l’A.N.C.R. Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

A Ciampino essa prende vita nel 1981, con Francesco Evangelista quale primo Presidente, e da subito si attiva con varie manifestazioni pubbliche in occasione di particolari ricorrenze, guidata in seguito per anni dall’operoso Antonio Liguori, guarda caso, ex sottufficiale dell’Aeronautica Militare. Pur disponendo di sede modesta, in via Togliatti, quindi in via Due Giugno, infine in Viale del Lavoro, ospite di Ente Locale, raccoglie un considerevole numero di soci, arrivando a circa 300 iscritti, in buona percentuale già appartenenti all’Arma Azzurra.

Non necessita esercitare una grande fantasia per immaginare quanti ricordi interessanti potrebbero venire fuori dalla voce di tanti suoi soci.

Non basterebbe un libro per contenerli tutti, ma ci sia consentito adesso accennarne almeno uno.

Lo riprendiamo dal testo di un’intervista rilasciata al giornale Anni Nuovi e pubblicata sul n. 3 Marzo 1992. La testimonianza, semplice ma al tempo stesso significativa, è di Giuseppe Neri, marconista in servizio presso la 246^ Squadriglia Trasporto della Regia Aeronautica, un reparto in forza al Comando Aviazione del Corpo di Spedizione italiano in Russia e di base presso l’aeroporto di Donec’k in Ucraina, equipaggiato con 6 velivoli Savoia Marchetti SM81.

Il Neri vi presta servizio dall’ottobre del 1941 fino al 14 maggio 1943, quando rientra in Italia.

Ecco la sua succinta testimonianza: “Insieme al mio equipaggio ci occupavamo dei rifornimenti, ma purtroppo non potevamo fare molto. Vedevamo dall’alto ciò che accadeva. Se oggi mi trovo qui è solo per una coincidenza. Un giorno un mio compagno volle prendere il mio posto in una spedizione … non torno ai più”.

Fatti terribili, ma torniamo ai tempi attuali.

Il 14 maggio 1983, ed ecco il motivo peculiare per il quale ne stiamo parlando in questa circostanza, la sezione ciampinese dell’ANCR viene intitolata a Mario Anelli, capitano dell’aviazione, medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Quasi certamente il nome di Anelli viene suggerito da Antonio Marucci, una figura di spicco nel panorama locale aeronautico, socio e membro del direttivo dell’Associazione in quanto suo collega fotografo.

Possiamo affermare che l’attività dell’ANCR è stata propedeutica a quella, a distanza di qualche anno, intrapresa dall’Associazione Arma Aeronautica.

Il 10 settembre 1989 la data che possiamo definire come “evento ponte” fra l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e l’Associazione Arma Aeronautica. E’ il giorno in cui nasce il Nucleo di Ciampino dell’Associazione Arma Aeronautica, sotto la giurisdizione della Sezione di Velletri.

Presidente del Comitato il Maresciallo Antonio Auricchio che, nella circostanza, fa memoria del Tenente Pilota Luigi Gentile, medaglia d’oro al valor militare a vivente, cui viene intitolato il neonato Nucleo ciampinese dell’A.A.A., seme fecondo della Sezione che vede la luce poco meno di 4 anni dopo e che oggi si accinge dunque a festeggiare il suo Trentennale.

GI EROI DELL’ARIA

Guido Nardini

Guido Nardini nasce a Firenze il 30 luglio del 1881. Sergente pilota si distingue nelle operazioni della Prima guerra mondiale, divenendo un asso con vari abbattimenti di velivoli nemici. Viene ferito, ma rientra poi in servizio ed assegnato alla famosa Squadriglia 91^, quella degli Assi, con Francesco Baracca. Per le sue gesta merita una Medaglia d’argento. Nel dopoguerra rimane nell’aviazione civile, ma quando il 28 marzo 1923 si costituisce la Regia Aeronautica rientra in servizio, ancora nella 91^ come sergente. Promosso maresciallo nel 1927 trova la morte il 26 gennaio 1928 in un incidente di volo nel cielo dell’aeroporto di Ciampino, oltretutto sfortunato nella circostanza perché, abbandonato il velivolo in avaria, non ha scampo per la mancata apertura del paracadute.

La borgata ciampinese gli dedica una via, ma misteriosamente in seguito se ne cancella il ricordo intestando diversamente la strada nel secondo dopoguerra (attuale via della Repubblica).

C’è da dire che, al termine del Secondo Conflitto mondiale anche qualche un’altra via ciampinese dedicata ad un aviatore subisce il cambiamento di intitolazione. Via Generale Guidoni, infatti, nel 1947 assume la nuova denominazione di via Principessa Pignatelli, ma la targa toponomastica di Via Alessandro Guidoni trova repentinamente posto in un altro luogo del paese.

Non sarebbe male che analogo trattamento venisse riservato a Guido Nardini, magari in occasione di una delle prossime intitolazioni di vie cittadine da parte dell’Amministrazione Comunale.

Bruno Serotini

Di Bruno Serotini se n’è forse parlato più di altri, ma in questa occasione almeno un cenno in ricordo lo merita. Gli spetta perché con il suo gesto ha dimostrato un grande amore per la sua terra d’origine e per difenderla non ha esitato a sacrificare la propria vita. Razionalmente non avrebbe molto senso levarsi in volo con il suo caccia dalla pista di Ciampino per contrastare una massa di oltre 500 velivoli nemici venuti sul cielo di Roma il 19 luglio 1943 per portare morte e distruzione. Ma il giovane ragioniere romano, richiamato in servizio durante il conflitto per prestare servizio come ufficiale pilota della Regia Aeronautica, non esita e va incontro al suo destino. Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.

I MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

L’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto il 24 marzo 1944, crudele ritorsione tedesca a seguito dell’attentato di via Rasella, provoca la morte di 335 vittime innocenti. Tra queste, ben 17 sono riconducibili all’Arma Azzurra e tra questi vogliamo segnalarne in particolare due perché legati al territorio di Ciampino: Leonardo Butticé, primo aviere, e Umberto Grani, Magg. Pilota.

I due, dopo i tragici avvenimenti dell’8 settembre 1943, entrano a far parte delle forze Partigiane. Entrambi compiono azioni di sabotaggio nella zona di Ciampino e, in distinte azioni, vengono catturati dalle SS germaniche, il Butticé il 15 febbraio 1944, il Grani il giorno successivo, e tradotti nel carcere di Via Tasso. Da lì poi prelevati e trucidati alle Fosse Ardeatine.

Similmente a quanto detto prima citando trattando la figura del Nardini, sarebbe un gesto apprezzabile dare un riconoscimento a questi due martiri con l’intitolazione di vie cittadine.

ACQUE MINERALI

Parlare di acque minerali in questo contesto potrebbe apparire per lo meno curioso. Ma la ragione c’è. Il territorio ciampinese è abbastanza ricco di vene acquifere minerali. Viene subito alla mente la Sorgente Appia, tuttora in funzione con le sue cannelle, ubicate in Via di Ciampino in prossimità della Statale Appia, che erogano il prezioso e gradevole liquido per quanti vi si recano direttamente.

Qualcuno ricorderà una fontanella esistente ancora negli anni Sessanta, situata grosso modo dove oggi si accede alla scalinata che porta alla Sala Consiliare, che si diceva provenire proprio dalla medesima fonte dell’Appia e forse proprio per questo poi chiusa per non dar adito a possibili critiche di concorrenza sleale, visto la gratuità dell’una rispetto all’onerosità dell’altra.

Ancora in tema di acqua frizzante, vanno ricordate le cannelle situate in via dell’Acqua Acetosa che ancora negli anni Ottanta, magari a singhiozzo, per interruzioni dell’erogazione causate molto probabilmente da frane sotterranee, offrivano refrigerio ai passanti ed ai residenti del quartiere omonimo. Il luogo, cresciuto da borgata a quartiere, ha conservato il nome originario, ma purtroppo dell’acqua si è persa traccia.

Ma, a questo punto giustamente qualcuno si chiederà, cosa c’entra l’acqua con l’Aeronautica?

E qui, finalmente, arriva la nota che soddisfa l’interrogativo.

Siamo nella prima metà degli Anni Quaranta, dunque tempi di guerra. Accanto all’attività bellica dei reparti di volo dislocato sul Giovanni Battista Pastine, nell’area oggi sede del 2° Reparto Genio A.M. opera una impresa che imbottiglia un’acqua minerale etichettata “Azzurra”, che sorge naturalmente in loco, e che viene spedita ai soldati durante il conflitto nei diversi teatri di operazione. E’ citata persino da Winston Churchill, all’epoca Primo Ministro del Regno Unito, nella sua monumentale opera letteraria “La seconda guerra mondiale” e pare sia particolarmente apprezzata dal palato britannico, che ha modo di servirsene, nello scacchiere dell’Africa Settentrionale, quale singolare “bottino di guerra”.

Ci pensa il devastante bombardamento del 19 luglio 1943 a porre fine all’impresa produttiva: lo stabilimento viene

infatti, centrato dagli ordigni piovuti dal cielo e miriadi di cocci di vetro si spargono sul terreno e nella campagna circostante.

*****

Come si può constatare, il presente scritto non accampa altra ambizione se non quella di aver somministrato poche pillole di storia locale, legata al mondo aeronautico.

Alla Sezione ciampinese dell’Associazione Arma Aeronautica va tutta la stima e l’apprezzamento nostro e, crediamo senza tema di smentita, della Città di tutta.

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