di Fabio Bartoccioni

Martedì 11 settembre 2001.

Mi trovo a Safranbolu a nord di Ankara (Turchia). Un paesino molto piccolo ma estremamente interessante in quanto sono presenti numerose case tradizionali turche che ho deciso di visitare.

Al rientro da questa visita, percorro le stradine dei commercianti e dei negozi degli artigiani locali. Nel passare da un negozio all’altro vedo all’interno dei negozi, sui televisori che tutti hanno, una scena che mi sembra quella di un film. Un aereo si schianta addosso a un grattacielo. Negozio successivo, stessa scena, ma non riesco a capire di che cosa si tratti in quanto i televisori erano distanti dalla vetrina esterna. Andando avanti trovo un negozio che aveva il televisore molto più vicino alla vetrina. Solo lì riesco a vedere che in alto sul televisore c’era il simbolo della CNN.

Mentre sto realizzando cosa stesse succedendo, mi suona il telefono.

Era mio figlio che, molto agitato, provava a spiegarmi cosa fosse realmente successo.

Io avevo la macchina targata Roma.

Decido di telefonare all’ambasciata italiana ad Ankara, dove mi dicono che sarebbe stato meglio se mi fossi mosso e avessi raggiunto una città grande come Ankara.

Tranquillizzo mio figlio e torno in albergo. Ero l’unico straniero insieme a mia moglie e mio cognato.

Là la gente sosteneva la tesi che era tutto organizzato dagli americani per gettare discredito sui paesi arabi. Siccome mi dovevo tutelare sostenni anch’io quella tesi.

L’indomani mattina facemmo subito rotta su Ankara dove non trovammo alcun problema. Per fortuna che il viaggio era sulla via del ritorno dopo aver visitato la Cappadocia con tutti i suoi monumenti rupestri. “I Camini delle Fate” e la vita che vi si svolgeva.

Al ritorno, verso Istanbul, visitammo anche un meraviglioso Caravanserraglio nei pressi di Aksaray.

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