di Luigi Proietti Orzella

Speriamo che il 2024 sia migliore del 2023. Soprattutto per chi soffre davvero. La domanda che poniamo, nella nostra infinita impotenza davanti a certe forze maligne, è: “Come si può migliorare questo Mondo?”

Io vedo una sola risposta: “Educandolo!”

Certo, educare il mondo appare un’opera grandiosa, pressoché impossibile. Ma, riflettendoci bene, esistono delle vie, anche se faticose, per farlo, ed una di queste è la Cultura. Tutto quel che esiste di abominevole è figlio della mancanza di cultura. Un esempio della sua forza e di quanto le entità reazionarie la temano, è il sistema con cui gli spagnoli distrussero il comando supremo delle forze ribelli in America Latina durante la guerra di liberazione: chiesero ai prigionieri di riempire un formulario. Poi impiccarono tutti quelli che sapevano leggere e scrivere. Si salvò solo Simon Bolìvar perché forse si finse analfabeta.

Oggi è difficile trovare analfabeti nel classico significato del termine ma, da anni a questa parte, chi vuole mantenere il Potere opera affinché il popolo, e in particolare i giovani, siano vittime di un analfabetismo della Storia e delle radici culturali, grazie a un informazione che anestetizza le coscienze. Ognuno di noi nel suo piccolo è in dovere di fare qualcosa contro tutto ciò, anche se potrebbe apparire insignificante. Sulla forza della singola azione ricordo che, a chi lo lodava per il suo impegno tra i lebbrosi, il dottor Schweitzer rispondeva: “Quello che faccio è una goccia nell’Oceano, ma dà un senso alla mia vita.” Così come dice anche un proverbio africano: “Se si mettono d’accordo, anche le formiche riescono a spostare un elefante.”

Ebbene, noi di Tempi Nuovi siamo una goccia nell’Oceano, delle formiche, e questo dà un senso al nostro esistere. Ma il problema, per chi fa cultura è che, nonostante la sua importanza sia universalmente riconosciuta poi, all’atto pratico, risulta essere la Cenerentola di ogni impegno amministrativo. Succede ad ogni livello, globale o di piccola realtà territoriale come la nostra. Per tale motivo noi non dimentichiamo quel che segue: 28 giugno 2023 – “Ciampino avrà il suo primo teatro comunale. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione del Complesso edilizio ex Cantina sociale e la realizzazione di due spazi funzionali destinati alla biblioteca e al teatro. I lavori interesseranno prima la biblioteca comunale per poi concentrarsi sul teatro: un ambiente moderno e accogliente in grado di ospitare ogni tipo di rappresentazione artistica. L’opera prevede la realizzazione di una sala da oltre 250 posti, con camerini, biglietteria e un moderno palcoscenico”.

Saremmo veramente felici che quanto promesso sia il graditissimo regalo per il 2024 dell’attuale Amministrazione Comunale ai ciampinesi. Soprattutto per i nostri giovani che, come sottolinea la giovanissima Angelica Sterbini all’interno di questo numero, non hanno posti di aggregazione in cui crescere in modo sano.

Chiediamo di essere aiutati a svolgere il nostro impegno culturale nel miglior modo possibile, in un posto che sia adeguato, per noi e per coloro che ci seguono.

Auguriamo a tutti un Felice e Sereno 2024.

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